Nell’immaginario collettivo, la differenza tra la penna stilografica e la penna a sfera, sta principalmente nell’epoca di riferimento.
La nascita della stilografica vede come primo protagonista Leonardo Da Vinci che volle creare una penna a serbatoio che potesse scrivere senza essere continuamente rimboccata nell’inchiostro. Dai progetti leonardeschi, si evince come questo genio avesse già progettato questa innovazione, che si diffuse in tutta Europa solo dopo il Novecento. Ecco che si venne a creare una penna “senza fine” capace di rimanere immutata nel tempo grazie alla possibilità di essere sempre ricaricata al termine dell’inchiostro.
Guida all’acquisto di una penna stilo
Possedere una stilografica significa preservare la tradizione e l’autenticità della penna; durante il corso del tempo, infatti, le penne stilografiche non hanno subito una trasformazione essenziale, anzi, si sono sempre affiancate agli ultimi modelli di penne, risultando sempre uniche nella loro categoria.
- La larghezza del pennino
- La base d’impugnatura
- I ricambi di cartucce d’inchiostro/ la carta assorbente
Il pennino
Il cuore pulsante della penna stilografica è proprio questo dettaglio essenziale della penna.
Il pennino è la parte finale della penna ed è il diretto artefice di una buona scrittura. I pennini sono oggetti raffinati che stabiliscono la fluidità della scrittura. Vi possono essere modelli di pennino che raggiungono cifre davvero alte per via del lavoro artigianale che vi è dietro ogni pezzo. Il pennino si compone di materiale prezioso con dettagli selezionati in oro e iridio, ha una fine sferica che condiziona il taglio della scrittura e lo spessore della calligrafia. Inoltre, vi possono essere diverse tipologie di pennino che condizionano il tratto. Tra questi modelli troviamo il modello molleggiato, flessibile e super flessibile.
Tra le varie dimensioni di pennino invece, è possibile trovare queste sigle:
F: fine
EF: extrafine
M: medio
B: largo
BB: molto largo
3B: extra-largo
OBB: obliquo molto largo
O3B: obliquo extra-largo
STUB: tagliato
OM: obliquo medio
OB: obliquo largo
Il consiglio, per chi si appresta a scrivere con una stilografica, è quello di optare per dimensioni M o OM, dimensioni intermedie più semplici da gestire.
L’impugnatura della stilo
Scrivere con una stilografica non sarà mai come scrivere con una classica penna a sfera. L’impugnatura ideale della stilo deve dare un senso di scorrevolezza e allo stesso tempo di comodità. L’inclinazione giusta deve essere rapportata alle dimensioni del pennino e alla sua angolazione sulla carta. Sperimentare diverse impugnature potrà dare modo di trovare l’angolazione ideale che esalti il tratto e la calligrafia.
Inchiostro e accessori
Se il pennino è il cuore della stilografica, l’inchiostro è il sangue che scorre nei condotti. La vita della stilo dipende dal ricambio delle cartucce d’inchiostro che si inseriscono nel corpo o fusto della penna stessa. Le stilografiche moderne contengono un serbatoio che si ricarica con i bossoli di inchiostro, dei contenitori di gomma che lo contengono. I migliori inchiostri dovrebbero produrre una scrittura fluida e senza interruzioni. Il liquido dovrebbe seccarsi all’istante sulla carta senza oltrepassare i fogli macchiandoli. La carta assorbente invece, si usa proprio per evitare che l’inchiostro oltrepassi la carta. Si inserisce sotto il foglio di scrittura, evitando così di macchiare la pagina successiva.
Guida all’acquisto di una penna a sfera
La penna a sfera è la penna per eccellenza. Questa penna nasce proprio dai limiti che si ritrovano utilizzando una stilografica. Pratica e efficiente, è il modello di penna più utilizzato in tutto il mondo. Chiamata anche Birò, dall’inventore che la progetto, è composta da una punta a sfera che riesce a dosare e stendere l’inchiostro in modo immediato. E’ utilizzata per la scrittura tradizionale garantendo un flusso di inchiostro uniforme e scorrevole. I modelli di queste penne sono davvero incalcolabili: basti pensare che il marchio Bic, ha prodotto migliaia di modelli che si differenziano sia per il design sia per i tratti di scrittura.
-
- Il tratto
- La forma del fusto
- Clip o cappuccio
Il tratto
La punta di una penna Birò è creata da una sorta di sfera millimetrica che scorre in un meccanismo interno. I materiali che compongono questa parte, possono essere più o meno pregiati come la plastica, l’acciaio o l’ottone. I tratti che riproduce la sfera sono appunto circolari e seguono la naturale scorrevolezza della mano. E’ possibile acquistare penne dal tratto fine o dal tratto medio a seconda delle esigenze di scrittura.
La forma del fusto
Questa parte della penna determina l’impugnatura della mano dello scrivente. E’ possibile acquistare una penna a sfera dal fusto circolare, esagonale o ergonomico; tutti modelli particolareggiati, che vengono incontro alle possibili esigenze personali. Il fusto non si caratterizza solo dalla forma, ma anche dal materiale. Il corpo della penna, può essere di plastica, di gomma, di acciaio… determinando così i livelli di confort e di scorrevolezza.
Clip e cappuccio
Altra opzione che è possibile scegliere per l’acquisto di una penna a sfera è la scelta tra penna a clip o con cappuccio. I clip regolano l’uscita della punta e sono posizionati alla fine del fusto; si possono bloccare con meccanismo laterale o automatico e si utilizzano per evitare che la sfera si secchi bloccando la fuoriuscita dell’inchiostro.