Che siate studenti, disegnatori meccanici o architetti il compasso potrebbe essere uno dei vostri migliori amici. Disegnare cerchi perfetti è pressochè impossibile, ed è per questo motivo che è stato inventato il compasso. Nella guida di oggi vedremo come si usa e a cosa serve il compasso, soffermandoci anche sui diversi tipi di prodotti che si possono trovare nelle cartolerie e online.
Una breve introduzione.
I compassi sono strumenti che permettono di tracciare cerchi perfetti; sono usati in moltissimi ambiti professionali così come nelle scuole e nelle università. Sono prodotti che possono presentarsi in diverse forme e dimensioni, con rispettivi prezzi; anche un compasso professionale, comunque, non costa molto. Esistono, bene o male, 3 categorie di compasso: quelli semplici, quelli più completi e quelli professionali. Di seguito troverete approfondimenti sulle tre categorie e su come si usano nello specifico.
Compassi “base”.
La prima categoria di compassi che andremo ad analizzare sono quelli base. Questi compassi sono composti di due stanghette, unite ad un’estremità da un fermo plastico; in questo caso il movimento delle stanghette è consentito dal fatto che sono fissate al fermo di materiale plastico tramite una vite: le stanghette possono ruotare liberamente attorno alla vite.
All’estremità di una stanghetta troviamo una punta di metallo molto “morbido” facile da rompere e spuntare. La punta di metallo è inserita all’interno della stanghetta ed è tenuta ferma soltanto dall’attrito, oppure, nei casi migliori da un fermo inserito perpendicolarmente alla punta stessa.
All’estremità dell’altra stanghetta troviamo una punta di grafite, quella che si usa per tracciare le linee, tenuta al suo posto da un fermo. La punta di grafite inclusa con i compassi base di solito non è di qualità altissima ma svolge comunque il suo lavoro.
Questo tipo di compasso non possiede nessun tipo di “blocco” delle stanghette, quindi non è possibile, una volta stabilita l’apertura del compasso, fissarlo; questo potrebbe comportare errori, anche molto evidenti, durante la tracciatura delle linee. Quindi, con questo tipo di compasso, è importante porre particolare attenzione e mano ferma durante l’utilizzo del prodotto.
Compassi “avanzati”.
La seconda categoria contiene i compassi che sono muniti di maggiori comodità per rendere il lavoro, o lo studio, più semplice. In questo caso i compassi sono muniti di due robuste stanghette di metallo, tenute al loro posto da un fermo metallico ognuno. Il movimento delle stanghette è consentito da sistemi più avanzati e precisi che variano da marca a marca: una delle soluzioni più gettonate è quella di usare un sistema simile a quello dei compassi base ma realizzato con più precisione e più “duro” da muovere.
I compassi avanzati sono decisamente più precisi e permettono, spesso, di bloccare le stanghette per evitare che si muovano durante l’utilizzo ed evitare, quindi, errori di misurazione o disegno. Solitamente si tratta di sistemi di bloccaggio delle stanghette molto semplici: molte volte si tratta di un fermo da far “slittare” tra le stanghette in modo che non possano tornare alla posizione originale; in questo caso, però, è comunque possibile che per qualche motivo le stanghette si allarghino.
In questo caso le stanghette sono molto solide e sia la punta di metallo che quella di grafite sono di qualità superiore; le due punte sono tenute al loro posto da fermi che possono essere aperti comodamente per sostituire le parti interne; inoltre, una volta chiusi, i fermi sono molto sicuri e non si rischia di perdere le punte quando si ripone il compasso.
Compassi professionali.
La terza categoria di cui ci occupiamo è la più costosa ed è solitamente utilizzata da studenti universitari e professionisti. Questi compassi sono venduti con moltissimi optional che rendono più facile il lavoro e lo studio, in questo caso non si parla soltanto di costruzione più efficiente del prodotto ma anche di vere e proprie parti accessorie che possono essere utilizzate per migliorare l’esperienza d’utilizzo.
Alcune delle parti accessorie che possiamo trovare sui compassi professionali sono: prolunghe per le stanghette (che permettono di delineare cerchi molto più grandi); una scorta di punte in grafite di ricambio; viti e fermi di ricambio e così via.
In questo caso il movimento del compasso è consentito da una rotella, inserita su una piccola barra filettata, che girando permette alle stanghette di avvicinarsi o allontanarsi. In questo caso l’apertura del compasso è molto precisa e regolabile millimetro per millimetro. L’utilizzo di questo sistema di apertura e chiusura è molto semplice ed intuitivo, oltre che molto preciso, si consiglia anche di non tirare le stanghette ma usare sempre la rotellina per aprire e chiudere il compasso, in modo da non danneggiare la barra filettata.
Per i compassi professionali, il meccanismo di apertura e chiusura è anche il meccanismo di fermo: se la rotellina non viene girata il compasso non può muoversi. In questo caso non è necessario nessun tipo di accortezza quando si disegna e il lavoro risulta molto più semplice e veloce.