Di qualunque area tecnica, scientifica o commerciale si occupi la vostra attività, in ogni ufficio – e anzi si può dire su ogni scrivania – non può mancare una adeguata scorta di carta. Ogni giorno su questo prodotto così irrinunciabile e indispensabile si avvicendano miriadi di offerte, sia nei negozi fisici che nei grandi store online dedicati alle forniture per uffici: vediamo insieme in cosa consistono le offerte più frequenti e quali caratteristiche valutare per effettuare un acquisto accurato e soddisfacente.
Caratteristiche generali
Il rifornimento-base di carta per uffici vi si presenterà in questa forma:
Per formato A4 si intende che ogni foglio ha la dimensione standard di 210 x 297 millimetri.
Il costo della singola risma di carta tuttavia subisce delle variazioni notevoli, principalmente a causa delle offerte periodiche: a queste ultime bisogna comunque prestare attenzione perché a volte vengono applicate solo su acquisti massici, di decine e decine di risme contemporaneamente. Invece, ciò che influisce stabilmente sul prezzo della carta è costituito da almeno tre fattori, che di seguito analizzeremo singolarmente:
- l’origine certificata della materia prima;
- la grammatura del prodotto finito;
- il suo “punto di bianco”.
Le certificazioni di origine
Il marchio più diffuso per la certificazione dell’origine della carta è sicuramente il marchio FSC.
Al tavolo di questa organizzazione siedono contemporaneamente proprietari forestali, industrie che commerciano e lavorano sia il legno che la carta, gruppi sociali e ambientalisti: il suo scopo è dunque proprio quello di coordinare gli interessi dello sfruttamento delle risorse da cui si ottengono la carta e tutti i suoi derivati con la necessità di gestire le foreste stesse in modo responsabile. L’applicazione di uno standard di “buona gestione forestale” consente alle aziende che ne lavorano i prodotti di ottenere, appunto, il marchio FSC, che dal punto di vista grafico è costituito da un albero che si trasforma, sul lato sinistro, in una spunta positiva.
Un’altra etichetta che potremmo trovare sulla nostra carta è la Eu Ecolabel.
Il Comitato per l’Ecolabel è anch’esso costituito da rappresentanti delle diverse parti interessate e ha il compito di verificare il rispetto di alcuni criteri minimi in tutti i diversi momenti della creazione di un prodotto, dall’estrazione delle materie prime alla trasformazione, dall’imballaggio al trasporto fino allo smaltimento degli scarti.
In conclusione, se siamo sensibili alle questioni ambientali e se nel nostro lavoro facciamo un uso massiccio della carta, conviene a tutti “premiare” le aziende che si impegnano in uno sfruttamento più responsabile delle risorse naturali e che si sottopongono ai controlli di questi enti esterni.
La grammatura della carta
La parola grammatura deriva, molto semplicemente, da “grammi”.
La carta per fotocopie della tipologia più diffusa ha un valore di grammatura che si aggira tra i 75 e gli 80 grammi per metro quadro. Si può affermare che all’aumentare di questo valore generalmente aumenti anche lo “spessore” tangibile del singolo foglio.
Il “punto di bianco”
Il grado di bianco di un foglio di carta è un valore che misura la sua luminosità e dunque, al nostro occhio, il suo “essere bianco”.
Non tutte le confezioni riportano questo valore, dunque si presume che sia uno standard alquanto difficile da raggiungere e costoso, perché necessita di lavorazioni aggiuntive e processi chimici di sbiancatura: questo ovviamente influirà in modo molto pesante sul prezzo finale.
Se abbiamo bisogno di una stampa di qualità elevata, tuttavia, possiamo affidarci sia a questo standard sia al divertente “test della nuvola”: sollevando un solo foglio in controluce, se la nostra è una carta di qualità, con una consistenza uniforme, non troveremo l’effetto “cielo nuvoloso”, cioè non vedremo diverse chiazze di spessore disomogeneo, distribuite casualmente oppure secondo delle “fantasie” che si ripetono. Maggiore è la qualità del prodotto, maggiormente potremo osservare la sua perfetta uniformità in controluce.